Cargo turco, affondato nel 1992 per cause sconosciute a poche miglia dal porto di Torre Canne (BR). A causa di questa vicinanza con il porto viene spesso chiamato “Relitto di Torre Canne” e pochi sanno che in realtà si chiama “Gulten Islamoglu”. In perfetto assetto di navigazione su un fondale sabbioso di 39 metri, è lungo oltre 60 metri e con due grandi gru, una a centro nave e l’altra sopra la plancia di comando, sempre circondate da nuvole di pesci. Lo scafo è colonizzato da ostriche. E’ sconsigliata la penetrazione in quanto la struttura abitativa della nave è molto compromessa. E’ invece possibile una piccola penetrazione all’interno della timoneria e nella stiva anteriore, tra matasse di cavi di acciaio e qualche grande pesce che ha fatto della stiva la propria casa. Data la profondità e la tipologia dell’immersione è consigliabile l’utilizzo del nitrox per avere un pò più di tempo di fondo ed ammirare le strutture ancora oggi intatte. L’immersione si effettua quasi interamente tra i 27 ed i 32 metri, a meno che non si voglia raggiungere l’elica o la scala laterale calata al lato di dritta della nave e che poggia oggi nella sabbia. |
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